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Scegli la camera che preferisci

8 agosto 2024
LA FONTE

IFDM

Appena inaugurato, questo petit hotel nelle Marche è un’esperienza immersiva nella storia del design, attraverso 400 oggetti che ripercorrono 60 anni di Made in Italy, e non solo

Appena inaugurato, questo petit hotel nelle Marche è un’esperienza immersiva nella storia del design, attraverso 400 oggetti che ripercorrono 60 anni di Made in Italy, e non solo

Il nesso fra Achille Castiglioni, Michele De Lucchi, Gae Aulenti, Vico Magistretti, Gio Ponti? Oltre ad aver scritto la storia del design, sono tutti presenti (insieme ad altri creativi del calibro di Albini e Zanuso) in questo hotel appena inaugurato a Tolentino, piccolo borgo dell’entroterra marchigiano. Il luogo non è casuale, una villa affrescata tardo Liberty che è stata la sede della pelletteria Nazareno Gabrielli e, dal 1962, di Poltrona Frau.

E non lo è nemmeno il nome, Interno Marche, voluto fortemente da Franco Moschini, l’imprenditore che attraverso Poltrona Frau – e marchi come Cassina, Cappellini, Zanotta, Gebrüder Thonet Vienna – ha contribuito alla diffusione del Made in Italy nel mondo. 

Più simile a una casa-museo che a un albergo tradizionale, questo progetto di ospitalità è la summa stilistica di 60 anni di storia del mobile: ogni camera è diversa dall’altra, ispirata a una corrente o a un autore incontrato da Moschini in anni di lavoro, da quella dedicata a Luigi Massoni con il letto Lullaby sotto il soffitto affrescato, alla suite affacciata sul Teatro Politeama progettato da De Lucchi (che qui ha disegnato gli arredi in legno della camera 104), alla G03, inno alla creatività di Magistretti attraverso le iconiche lampade Atollo ed Eclissi. 

Poi ci sono il Volare Bed di Poltrona Frau nella stanza intitolata a Roberto Lazzeroni, la poltrona Woodline di Cassina, emblema dell’opera di Marco Zanuso, mentre gli elementi tubolari e una linea rossa, come quella della metropolitana milanese, scandiscono le atmosfere della room di Franco Albini. Al total-design degli spazi privati, si affianca quello delle aree comuni. La lobby, sala colazione e lounge bar nella grande sala a tre campate che ospitava il cuore dell’opificio, dove trionfano i mobili in legno e paglia Gebrüder Thonet Vienna, e poi il bistrot e la Spa dalle pareti originali in laterizio, al piano terra con ingresso sul giardino.

Per una preview, cliccando nel sito alla voce designer explorer si può “giocare” ad abbinare stili e colori, dall’Art Nouveau al Compasso d’Oro, fino a individuare la propria camera preferita. Il lato ludico del design. Perché come diceva Achille Castiglioni (qui presente nella camera 202), «se non siete curiosi, lasciate perdere».