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Interno Marche, apre un hotel-museo che celebra 60 anni di design

20 giugno 2024
LA FONTE

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Un progetto culturale di hospitality che racconta la storia del territorio marchigiano e i grandi maestri della storia del design italiano

Un progetto culturale di hospitality che racconta la storia del territorio marchigiano e i grandi maestri della storia del design italiano

Interno Marche, il nuovo hotel-museo che celebra 60 anni di design

A Tolentino apre le porte Interno Marche, un’operazione culturale di hospitality che racconta la storia del territorio e del design italiano e internazionale degli ultimi 60 anni e oltre. Villa Gabrielli, gioiello del tardo Liberty, torna così a risplendere grazie al progetto, voluto e promosso da Franco Moschini, l’imprenditore che con il Gruppo Poltrona Frau ha contribuito alla promozione del Made in Italy, e alla Holding Moschini SpA e allo studio di architettura di ORAstudio, che hanno coordinato il recupero e la trasformazione degli spazi della villa in un cantiere durato oltre 3 anni.

«Amo profondamente questa terra che da sempre mi ospita e da cui ho attinto risorse per le mie attività imprenditoriali. Ho deciso di restituire al territorio ciò che negli anni mi ha generosamente dato e ho deciso di farlo sotto forma di cultura, conoscenza e indicazioni per le nuove generazioni: una sorta di “lievito” per chi vuole aprirsi al futuro. Sono convinto della necessità di restituire ciò che si è ricevuto ed ho scelto di farlo attraverso contaminazioni positive. Il mio intento è trasmettere che esiste ancora la possibilità di immaginare grandi progetti e, in senso ampio, un futuro florido», dichiara Franco Moschini.

Al centro, il genius loci

Interno Marche nasce così da un’operazione di “restituzione” e promozione del territorio. Il nome è infatti un richiamo alla collocazione geografica in cui la struttura sorge – l’interno della regione Marche, appunto – e all’interior design di cui l’hotel è essenza. Ma fa anche riferimento al genius loci dell’industrioso territorio di Tolentino, cittadina animata da grande fermento ideologico e culturale, capace di attrarre, nei secoli, il passaggio di Napoleone Bonaparte, Sisto V e Francesco Sforza e di farsi epicentro, del trattato tra Francia e Stato Pontificio del 1797 mantenendo sempre grande attenzione a “tradizione, innovazione, cultura, bellezza e creatività” (così un manifesto della Nazareno Gabrielli di inizio ‘900).

«Interno Marche è un progetto ambizioso e decisamente unico: raccontare 60 anni (e oltre) di storia del design in 30 camere. Ogni camera una visione, un’ispirazione: visitare Interno Marche è un viaggio nel viaggio. Far rinascere Villa Gabrielli, luogo denso di storia in cui ebbe sede la Nazareno Gabrielli – marchio heritage del Made in Italy – e  nacque l’odierna Poltrona Frau, è un’operazione di grande impegno che consente ai visitatori di questa struttura di vivere l’ordinario in modo straordinario», spiega Carlo De Mattia, CDO della Moschini Spa.

Grazie a un attento lavoro di restauro lo spazio ha fatto rivivere gli affreschi, modulato i grandi spazi di opificio novecentesco, integrato le antiche vasche di concia e ha messo questi elementi in dialogo con i lavori dei più grandi designer italiani e internazionali.

Gli edifici di 3.600 metri quadri comprendono un corpo principale e una dependance e 1.500 metri quadri di giardino, un lounge bar, un bistrot restaurant, una SPA e 30 stanze (25 camere e 5 suite long stay): tutte diverse una dall’altra e ciascuna in grado di proiettare gli ospiti nel mondo e nelle atmosfere dei progettisti come Michele De Lucchi, Marc Newson, Gae Aulenti, Vico MagistrettiGio Ponti, Roberto Lazzeroni, Nendo, raccontando i movimenti che hanno attraversato l’ultimo secolo: Secessione Viennese, Arts&Crafts, Radical, Pop e Movimento Moderno.

Un affascinante hotel-museo

Cristiana Antonini e Claudio Tombolini di ORAstudio, responsabili del progetto architettonico e di interior design, affermano: «Essere stati scelti per questo incarico è stato per noi un orgoglio e una responsabilità e ci ha dato l’opportunità di valorizzare un edificio simbolo della nostra città e di trasformarlo in qualcosa di unico. Siamo intervenuti in quello che è stato un contenitore di storia del nostro territorio perché – con Interno Marche – divenga un contenitore di storie legate al mondo del design. Abbiamo adottato un modello di “ricostruzione sostenibile” che rende Interno Marche il primo edificio al mondo a beneficiare della doppia certificazione di sostenibilità Gbc Historic Building e Leed V4 for Hospitality. Queste certificazioni di valore internazionale dimostrano che si può fare un intervento di architettura contemporanea in un edificio storico, coniugando il lato estetico e poetico con quello tecnico».

Il risultato è un hotel-museo con oltre 400 elementi tra arredi, installazioni e artworks: non solo narrazione visiva e tattile ma un lavoro filologico e di archivio raccolto, e reso disponibile, all’interno di un “caveau digitale” (vi si accede scansionando i codici QR posizionati in vari punti dell’hotel) per valorizzare oltre al manufatto storico anche competenze realizzative e culturali.

Cosi lo scenografico percorso permette di passare dagli elementi iconici di Gio Ponti al mondo onirico e giocoso di Front; di essere avvolti dalla matericità di Michele De Lucchi per poi passare ai colori accesi degli ambienti di Gae Aulenti.  Di dormire sul letto rotondo di Massoni, sotto un soffitto affrescato, o sull’ottocentesco talamo di Thonet; di farsi abbracciare dalle pareti stondate di cuoio della camera dedicata a Lazzeroni o in quelle di legno di quella intitolata a Neri&Hu: in una continua e caleidoscopica alternanza di epoche e atmosfere.