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Un progetto culturale di hospitality che racconta la storia del territorio marchigiano e i grandi maestri della storia del design italiano
Un progetto culturale di hospitality che racconta la storia del territorio marchigiano e i grandi maestri della storia del design italiano
Interno Marche, il nuovo hotel-museo che celebra 60 anni di design
A Tolentino apre le porte Interno Marche, un’operazione culturale di hospitality che racconta la storia del territorio e del design italiano e internazionale degli ultimi 60 anni e oltre. Villa Gabrielli, gioiello del tardo Liberty, torna così a risplendere grazie al progetto, voluto e promosso da Franco Moschini, l’imprenditore che con il Gruppo Poltrona Frau ha contribuito alla promozione del Made in Italy, e alla Holding Moschini SpA e allo studio di architettura di ORAstudio, che hanno coordinato il recupero e la trasformazione degli spazi della villa in un cantiere durato oltre 3 anni.
«Amo profondamente questa terra che da sempre mi ospita e da cui ho attinto risorse per le mie attività imprenditoriali. Ho deciso di restituire al territorio ciò che negli anni mi ha generosamente dato e ho deciso di farlo sotto forma di cultura, conoscenza e indicazioni per le nuove generazioni: una sorta di “lievito” per chi vuole aprirsi al futuro. Sono convinto della necessità di restituire ciò che si è ricevuto ed ho scelto di farlo attraverso contaminazioni positive. Il mio intento è trasmettere che esiste ancora la possibilità di immaginare grandi progetti e, in senso ampio, un futuro florido», dichiara Franco Moschini.
Interno Marche nasce così da un’operazione di “restituzione” e promozione del territorio. Il nome è infatti un richiamo alla collocazione geografica in cui la struttura sorge – l’interno della regione Marche, appunto – e all’interior design di cui l’hotel è essenza. Ma fa anche riferimento al genius loci dell’industrioso territorio di Tolentino, cittadina animata da grande fermento ideologico e culturale, capace di attrarre, nei secoli, il passaggio di Napoleone Bonaparte, Sisto V e Francesco Sforza e di farsi epicentro, del trattato tra Francia e Stato Pontificio del 1797 mantenendo sempre grande attenzione a “tradizione, innovazione, cultura, bellezza e creatività” (così un manifesto della Nazareno Gabrielli di inizio ‘900).
«Interno Marche è un progetto ambizioso e decisamente unico: raccontare 60 anni (e oltre) di storia del design in 30 camere. Ogni camera una visione, un’ispirazione: visitare Interno Marche è un viaggio nel viaggio. Far rinascere Villa Gabrielli, luogo denso di storia in cui ebbe sede la Nazareno Gabrielli – marchio heritage del Made in Italy – e nacque l’odierna Poltrona Frau, è un’operazione di grande impegno che consente ai visitatori di questa struttura di vivere l’ordinario in modo straordinario», spiega Carlo De Mattia, CDO della Moschini Spa.
Grazie a un attento lavoro di restauro lo spazio ha fatto rivivere gli affreschi, modulato i grandi spazi di opificio novecentesco, integrato le antiche vasche di concia e ha messo questi elementi in dialogo con i lavori dei più grandi designer italiani e internazionali.
Gli edifici di 3.600 metri quadri comprendono un corpo principale e una dependance e 1.500 metri quadri di giardino, un lounge bar, un bistrot restaurant, una SPA e 30 stanze (25 camere e 5 suite long stay): tutte diverse una dall’altra e ciascuna in grado di proiettare gli ospiti nel mondo e nelle atmosfere dei progettisti come Michele De Lucchi, Marc Newson, Gae Aulenti, Vico Magistretti, Gio Ponti, Roberto Lazzeroni, Nendo, raccontando i movimenti che hanno attraversato l’ultimo secolo: Secessione Viennese, Arts&Crafts, Radical, Pop e Movimento Moderno.
Cristiana Antonini e Claudio Tombolini di ORAstudio, responsabili del progetto architettonico e di interior design, affermano: «Essere stati scelti per questo incarico è stato per noi un orgoglio e una responsabilità e ci ha dato l’opportunità di valorizzare un edificio simbolo della nostra città e di trasformarlo in qualcosa di unico. Siamo intervenuti in quello che è stato un contenitore di storia del nostro territorio perché – con Interno Marche – divenga un contenitore di storie legate al mondo del design. Abbiamo adottato un modello di “ricostruzione sostenibile” che rende Interno Marche il primo edificio al mondo a beneficiare della doppia certificazione di sostenibilità Gbc Historic Building e Leed V4 for Hospitality. Queste certificazioni di valore internazionale dimostrano che si può fare un intervento di architettura contemporanea in un edificio storico, coniugando il lato estetico e poetico con quello tecnico».
Il risultato è un hotel-museo con oltre 400 elementi tra arredi, installazioni e artworks: non solo narrazione visiva e tattile ma un lavoro filologico e di archivio raccolto, e reso disponibile, all’interno di un “caveau digitale” (vi si accede scansionando i codici QR posizionati in vari punti dell’hotel) per valorizzare oltre al manufatto storico anche competenze realizzative e culturali.
Cosi lo scenografico percorso permette di passare dagli elementi iconici di Gio Ponti al mondo onirico e giocoso di Front; di essere avvolti dalla matericità di Michele De Lucchi per poi passare ai colori accesi degli ambienti di Gae Aulenti. Di dormire sul letto rotondo di Massoni, sotto un soffitto affrescato, o sull’ottocentesco talamo di Thonet; di farsi abbracciare dalle pareti stondate di cuoio della camera dedicata a Lazzeroni o in quelle di legno di quella intitolata a Neri&Hu: in una continua e caleidoscopica alternanza di epoche e atmosfere.
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